Come quando siamo andati a Berlino col nonno. (2-6 ottobre 2016 si, ho aspettato un anno a scrivere questo post!)

berlino14Io, te ed i tuoi 4 anni, il nonno e il marsupio: ecco come abbiamo affrontato il primo viaggio in una capitale europea.

Io non vedevo l’ora di rivedere Berlino dopo quasi 10 anni, il nonno non vedeva l’ora di mostrarmela e a te (a parte l’eccitazione di ogni a partenza) non poteva fregar di meno di stare a camminare per km alla scoperta di una nuova città!

Abbiamo quindi cercato di organizzare i nostri 5 giorni Berlinesi, accomodando e rispettando  le esigenze di tutti: sveglia con calma, abbondante colazione, in giro fino all’imbrunire, ritorno a casa per rilassarci un po’, cena fuori. Direi che ha funzionato alla grande anche Continua a leggere “Come quando siamo andati a Berlino col nonno. (2-6 ottobre 2016 si, ho aspettato un anno a scrivere questo post!)”

Un tempo piccolo.

img_1384“Mamma lascia, faccio sola ho imparato ad andare velocissima.”

E questa è solo una delle tante cose che fai non chiedendo il mio aiuto.

Senza che me ne accorgessi è arrivato il tempo delle ultime volte.

L’ultima volta che ti allaccerò le scarpe, che ti pettinerò, che ti vestirò, che ti abbraccerò e basteranno le mie braccia per risolvere tutto.

Sembrava un eterno presente, e invece è un tempo piccolo, con delle scadenze e mi intristisce non sapere che magari quella che vivo e do per scontata è una delle ultime volte che faccio per te.

Vola sola piccolina, sapendo che se me lo chiederai ci sarò sempre.

Esperar

Da sempre vivi intensamente nel qui e ora.

Hai un senso del tempo ancora molto soggettivo e slegato dalla realtà. Aspettare ti costa fatica.

Questa è stata la prima volta che ti sei goduta l’attesa, minuto per minuto (ritardo compreso 😅) per riabbracciare il tuo grande amico ❤️

Ti appartiene un’eleganza che non è la mia, anzi, che io non ho mai avuto.

Mi piace pensare di essere riuscita a donarti una pacatezza e una tranquillità d’animo che ti consentano di godere appieno dei momenti, di dedicare il giusto tempo per gustare le nuove esperienze.

Tutte qualità che io ho perso..ad un certo punto …da qualche parte. Continua a leggere “Esperar”

5 anni

 

IMG_02025 anni ci entrano tutti in una mano, quella che ancora mi stringi forte mentre passeggiamo.

Ultimamente mi chiedo per quanto ancora basteranno le mie braccia per farti trovare la pace.

Mi sembra che questo “nostro” tempo sia destinato a finire presto.

Nel frattempo mi godo il tuo cammino, spontaneo e placido verso la conquista di nuove autonomie.

Scopro una tua nuova sensibilità verso il mondo e nei confronti delle persone che ti circondano, che ti rende più vulnerabile ma allo stesso tempo ti regala una nuova consapevolezza: so chi sono e cosa voglio e so anche quando non ti voglio, mamma.

Ogni giorno quindi, provo ad allenarmi un po’ per lasciarti andare, Continua a leggere “5 anni”

Teniamoci forte.

teniamociforteQuando diventi madre lo sei di tutti i bambini del mondo, non solo del tuo.

Quando diventi madre la natura, che sa fare bene il suo lavoro,  ti rende vigile e inquieta, capace di captare il pericolo anche quando nessuno intorno a te sembra avvertirlo, ti regala risorse e forze che non avresti mai creduto di possedere. Tutti i tuoi ormoni, i nervi, le sinapsi, i muscoli, lavorano per uno scopo comune: difendere, proteggere e far sopravvivere quel pezzo di te che hai reso al mondo. Continua a leggere “Teniamoci forte.”

Sveva

alicetendaE dopo Pippo vorrei raccontarvi di Sveva.

Parecchi bambini hanno degli amici immaginari.

Noi abbiamo iniziato con due cavallini, uno rosso e uno blu che un giorno ci hanno seguite fino a casa e sono rimasti con noi per qualche mese, prediligevano il nostro divano per fare la nanna e andavano matti per le passeggiate.

Poi un giorno è arrivata Sveva, una bambina piccola. Solo che non è propriamente un’amica immaginaria….. è  una figlia immaginaria.

La tua.

Quindi è la mia nipote immaginaria perché, ça va sans dire, io sono sua nonna. Continua a leggere “Sveva”

I’m so glade to have you, ma almeno in bagno lasciatemi in pace!

toilettestalking

Chi non fa pipì in compagnia o è un ladro padre o una spia zia.

Ricorre ormai il quarto anniversario del mio coatto rapporto promiscuo e affollato con la stanza da bagno.

Porte spalancate, spettatori entusiasti e tifosi, fuitine che i record di Bolt a confronto sono grasso che cola.

Se per caso riesco ad organizzare tutto e ritirarmi in toilette, è certo che in quel momento riescono a concentrarsi tutti i bisogni dell'universo, primordiali e non:

 

Mamma ho sete/fame

Mamma mi prude dietro la schiena

Mamma mi scappa pure a me

Mamma se vuoi posso stare con te, ti tengo la manina

Mamma ti devo dire una cosa troppo importante

Mamma papà non trova il mio pigiama 

Mamma non trovo papà

Mamma ti ricordi quella volta che siamo andate nello spazio ed io guidavo l'astronave

Mamma come faceva quella canzone di quando ero piccola?

Mamma vuoi vedere come salto dal tavolo??

Mamma ce lo dai un bacino???

Mi fermo qui ma potrei continuare ad libitum, come questa situazione, temo.

“Che allegria, vivere e sentirsi vissuto.

aliceocchialiArrendersi alla grande certezza, che un altro essere fuori di me, mi sta vivendo. 

Che esiste un altro essere con cui io guardo il mondo perché sta amandomi con i suoi occhi. 

Che esiste un’altra voce con cui io dico cose non sospettate dal mio grande silenzio; ed anche con la voce mi ama.

La vita, ignoranza degli atti miei, che lei compie,in cui lei vive, duplice, sua e mia”.

Per nove mesi ci siamo divise cellule, sangue e zuccheri.

Da quando sei nata dividiamo lo stesso orizzonte, gli stessi sguardi, gli stessi odori, dividiamo letti, cuscini, lenzuola sgualcite e risvegli stropicciati .

Insieme dividiamo abbracci, baci e carezze , risate cristalline, tristezze piccole e un po’ più grandi, sbucciature e lividi, rabbie e frustrazioni.

Insieme dividiamo le gioie dei tuoi progressi, le emozioni per ogni conquista, la sorpresa delle scoperte che fai ogni giorno.

Insieme dividiamo la vita…solo l’amore che ho per te si moltiplica giorno dopo giorno.

Buon compleanno amore mio.

(Pedro Salinas, La voce a te dovuta. XXI)

Il meglio della settimana.

alicefiore-Mamma, lo sai come si chiama la mamma di Giulia?

-No, amore, come si chiama?

Si chiama Mamma CARNE.

-Come amore?

Ho detto Mamma CARNE!

-Ma no amore, mi sa che non è Carne il nome della mamma di Giulia ma Carmen!

Ah si, è vero era CARNEN !


Mamma lo sai che al lupo piacciono i capretti più dei porcellini?

-Davvero amore?

Si, i lupi mangiano i capretti freschi al punto giusto! Continua a leggere “Il meglio della settimana.”

Blu

 

occhioInterno bagno ore 8:20 am.

-Mamma, perché non mi chiamo Blu?

-????

-Si, perché io non mi chiamo Blu? Non lo sapevi quando sono nata, che il mio colore preferito era il Blu???

-Ehm… No amore ancora non lo sapevo..

-E perché  la mamma e il papà di Viola lo sapevano invece??!!!

(Rumore delle mie unghie che cercano di aggrapparsi disperatamente allo specchio)

-Ma sei sicura che il colore preferito di Viola sia proprio il Viola? Continua a leggere “Blu”