Come quando siamo andati a Berlino col nonno. (2-6 ottobre 2016 si, ho aspettato un anno a scrivere questo post!)

berlino14Io, te ed i tuoi 4 anni, il nonno e il marsupio: ecco come abbiamo affrontato il primo viaggio in una capitale europea.

Io non vedevo l’ora di rivedere Berlino dopo quasi 10 anni, il nonno non vedeva l’ora di mostrarmela e a te (a parte l’eccitazione di ogni a partenza) non poteva fregar di meno di stare a camminare per km alla scoperta di una nuova città!

Abbiamo quindi cercato di organizzare i nostri 5 giorni Berlinesi, accomodando e rispettando  le esigenze di tutti: sveglia con calma, abbondante colazione, in giro fino all’imbrunire, ritorno a casa per rilassarci un po’, cena fuori. Direi che ha funzionato alla grande anche grazie a Silvia e Giulia con le quali siamo riuscite a vederci due volte dopo i nostri giri: tu hai potuto giocare con una tua coetanea e noi riabbracciare e chiaccherare con Silvia.

2 ottobre : Arrivati nel primo pomeriggio siamo subito andati a visitare Alexanderplatz e i suoi dintorni, c’era una giostra molto bella e un mercatino all’aperto che ti hanno distratta un po’, ma la cosa che ti è piaciuta più di tutte è stata andare  nella U-Bahn! Abbiamo fatto un aperitivo, cenato e tornati a casa hai voluto stare nel divano letto dove dormiva il nonno a leggere un libro, ed abbiamo anche scoperto che quel giorno lì era la festa dei nonni!

3 ottobre: dopo un po’ di relax casalingo, abbiamo passeggiato fino al fiume fermandoci a salutare due vecchi amici 😉  Abbiamo preso un battello che navigando sulla Sprea ci ha mostrato Berlino da un’altra affascinante angolazione poi , marsupio e pezzettino in spalla, è stata la volta di un lungo giro nel quartiere Mitte, passando da Lustgarten dove Alice si è misurata con le bolle giganti, dall’isola dei musei, dalla Bertolt-Brecht-Platz, al quartiere Spandauer Vorstadt che nella mia precedente visita avevo mancato e di cui mi sono innamorata. Per concludere la giornata siamo andati a cenare da Silvia,  io e lei ci conosciamo da quando eravamo molto piccole e ritrovarsi mamme e vedere le nostre figlie giocare insieme è stato emozionante, come lo è stato per il mio papà che ha cresciuto Silvia.

 

4 ottobre: è stata la volta di Tiergarten, con il suo parco dove abbiamo fatto un pic inc, la visita al memoriale per gli Ebrei assassinati d’europa e proseguito per il Reichstag, il Regierungsviertel quartiere governativo di Berlino, Potsdamerplatz, la Porta di Brandeburgo, percorrendo poi l’ Unter den Linden per ritornare verso casa.

5 ottobre: ho raccontato ad Alice la storia del muro di Berlino, chiaramente a misura di bambino, e volevo farle vedere quello che ne restava, quindi siamo andati a visitare East Side Gallery con i suoi murales e poi ci siamo diretti verso Spandauer Vorstadt per esplorare ancora un po’ le sue strade e i suoi meravigliosi cortili nascosti, pullulanti di vita e arte. Siamo andati a prendere Giulia dall’asilo per la sua gioia e quella di Alice, giocato nel parco, bevuto un te caldo perché  si gelava e camminando sotto la pioggia ci siamo diretti a cena alle 18.30 !!

6 ottobre : un giretto nei dintorni di Alexanderplatz e sulla Karl Marx allee e poi verso l’aeroporto.

Ciao Berlino, alla prossima!!

La storia del muro di Berlino raccontata ad una quattrenne: tanto tempo fa dei signori litigavano perché volevano Berlino tutta per loro e non riuscivano a mettersi mai d’accordo. Decisero allora di costruire un muro che divideva la città così ognuno avrebbe avuto la propria parte. Fu così che chi abitava a Berlino est non poteva più andare a Berlino ovest, nemmeno a fare una passeggiata , o a trovare i suoi amici o parenti, non poteva più andare ad una festa dall’altra parte del muro,  e tutto questo rendeva le persone molto, molto tristi. Qualche volta si riusciva a parlare da una parte all’altra del muro ed allora ci si poteva salutare e raccontarsi velocemente qualche cosa, ma non si poteva mai andare dall’altra parte perché c’era la polizia che stava di guardia al muro. Passarono gli anni e la gente era sempre più scontenta e infelice a causa di questo muro, allora un giorno un gruppo di persone decise che era ora di finirla: presero martelli picconi e bastoni e andarono a distruggere il muro e più si avvicinavano più aumentavano così che la polizia non poteva fare niente per fermarli. Così ruppero il muro e quelli dall’altra parte fecero lo stesso finché non si riabbracciarono tutti e cantarono, ballarono, brindarono e festeggiarono tutta la notte. Il muro fu distrutto, ne conservarono solo un pochino e i ragazzi lo dipinsero e lo colorarono per ricordare a tutti di non costruire mai più altri muri.

 

 

 

 

 

 

 

 

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